TERREMOTI TRA MONITORAGGIO, PREVENZIONE E PREVISIONE
I terremoti sono eventi naturali che da sempre hanno fortemente impressionato l’uomo, tanto a livello individuale che di comunità, giungendo a condizionarne e a volte trasformarne profondamente la vita. Spiegati a lungo come risultato della collera degli dei, poi del dio unico, furono più tardi – ad esempio da Kant – addebitati alla presenza di immense cavità sotterranee e al fuoco che in esse ardeva. Solo da relativamente poco si è compreso che l’origine dei fenomeni tellurici è causata da improvvisi movimenti di enormi masse rocciose all’interno della crosta terrestre, sopratutto nelle zone al confine fra le grandi zolle tettoniche. Nonostante la presenza di alcuni segnali indicatori, non si può ancora parlare di prevedibilità dei terremoti anche se alcune aree del globo e del nostro paese sono risaputamente a maggiore o massimo rischio sismico. Se è attualmente impossibile pronosticare dove e quando con esattezza avverrà un terremoto, è o sarebbe possibile intervenire sul costruito delle aree a maggiore rischio sismico
Grandi terremoti del passato hanno distrutto intere città determinando la loro ricostruzione a volte in altri siti e comunque con criteri urbanistici e architettonici nuovi. Il Val di Noto in Sicilia e Lisbona in Portogallo sono esempi classici. In tempi più recenti, il grande terremoto dell’Irpinia nel 1980, dopo i lutti e le grandissime distruzioni, è stato
uno degli eventi che hanno contribuito alla nascita del sistema della Protezione Civile nel nostro Paese.
Il dr. Rocco Favara, geologo e già speleologo di grande esperienza, è dirigente di ricerca presso l’Istituto Italiano di Geofisica e Vulcanologia, l’Istituzione statale preposta allo studio dei fenomeni sismici.
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