LA METAFISICA DELLA CONTEMPORANEITÀ

Palermo novembre 2017 – Il Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo presenta l’incontro su Mario Bortolotto, il grande musicologo recentemente scomparso.

Il Polo Museale del Contemporaneo di Palermo – dichiara la direttrice, Valeria Patrizia Li Vigni –  già da tempo aperto ai linguaggi della musica contemporanea, è lieto di ospitare questo incontro dedicato alla figura di uno studioso fuori dagli schemi. Mario Bortolotto, vantava un fiuto straordinario per le novità, i suoi saggi e le sue recensioni sui temi più vari, rimanevano sempre fedeli ad una sola regola, quella delle cose veramente sentite, quelle che toccano a fondo. Il suo stile critico e letterario, era in realtà il frutto di una spiccatissima facoltà uditiva tutta particolare, era ciò che realmente partitura trasmetteva al suo udito. Uno stile unico, dove ogni altra considerazione, storica, culturale o ideologica veniva misurata e all’occorrenza smascherata.”

Mario Bortolotto, sin dalla più giovane età non si dimostrò particolarmente attratto dalle opere letterarie, filosofiche, poetiche, musicali, ormai divenute canoniche, entrate cioè nel mondo della classicità pacificata.

Cercò invece di navigare in acque sconosciute, perigliose, in cerca di nuovi e incogniti territori, capaci però di renderci la nostra spiritualità più autentica.

Alla scoperta, dunque, di un mondo in cui la cultura contemporanea riesce a evadere dai limiti della tradizione consolidata per attingere, oltre le porte d’avorio e di corno dell’Ade, a una nuova frontiera, dove l’ortodosso e l’eretico, l’aborritore e l’aborrito formano una sola e inscindibile persona.

Tornano così in evidenza nelle sue indagini, le parole non articolate del sussurro, dello schiocco, dell’urlo, dei clusters glissati, del battito delle mani, degli effetti d’eco, delle glossolalie.

Dove insomma il parlato che procede per concetti più non serve, essendo ormai annientati i tradizionali sostegni tautologici, che si scindono adesso in riflessioni senza argini, che pretendono definire una nuova entelechia.

Come le ombre degli Dei in Hoelderlin, tornano allora a evidenziarsi arcaici portolani siderei, mappe lunari del mondo estinto, tracce dei continenti inabissati, sistemi metrici sepolti. Universi ancora in formazione che  Bortolotto registra con un lessico ineguagliabile, articolato nelle cellule infinitesime, che esclude ormai gli ambiti specialistici della parola, non più sintatticamente distinguibile in prosastica e poetica; e dove “tutti i possibili circuiti interni e le insorgenze immanenti hanno da essere indagati”.

Dove, insomma “il saltare di qui e di là” renderà più ampia la nostra conoscenza capace ormai di conseguire, attraverso contorcimenti e ritorni, una “placida trasparenza di erbari”.

Nascono così in successione le sue grandi opere, più volte ripubblicate nel tempo, come “Introduzione al lied romantico”, “Fase seconda – Studi sulla nuova musica”, “Il cammino di Goffredo Petrassi”, “La consacrazione  della casa”, etc. pubblicati da Einaudi e da Adelphi.

Aurelio Pes

Comunicazione:

Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo
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Ludovico Gippetto
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gippetto@alice.it

Museo Riso
(+ 39) 091.587717

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Segue invito:

La Direttrice del Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo, Valeria Patrizia Li Vigni, è lieta di invitare la S.V. all’incontro

 Mario Bortolotto
“La metafisica della contemporaneità”

 mercoledì 22 novembre 2017
Ore 17,30

Palermo
Palazzo Belmonte Riso – Sala Kounellis
Corso Vittorio Emanuele, 365

Interventi:

Michele Canzoneri – pittore, scenografo

Paolo Emilio Carapezza – prof. emerito di musicologia, Università di Palermo

Amalia Collisani – musicologa, Università di Palermo

Giovanni Damiani – compositore, Conservatorio di Palermo

Dario Oliveri – musicologo, Università di Palermo

Aurelio Pes – drammaturgo

Daniela Tortora – musicologa, Conservatorio di Napoli

Coordinatore dell’incontro: Aurelio Pes