DEACON – MADERTHANER

Palermo – Venerdì 26 Aprile 2019 alle ore 18.00 negli spazi di Palazzo Belmonte Riso (Corso Vittorio Emanuele, 365), il Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo – in collaborazione con la RizzutoGallery di Palermo, presenta la mostra di Richard Deacon e Katharina Maderthaner dal titolo DEACON – MADERTHANER.

Lo scultore britannico Richard Deacon è tra i più importanti e significativi artisti britannici viventi, che vanta mostre personali nei maggiori musei del mondo e le sue opere si trovano nelle più importanti collezioni internazionali. In questa sua prima mostra in Sicilia, il lavoro di Deacon sarà in dialogo con quello di Katharina Maderthaner, che è stata sua allieva alla Kunstakademie di Dusseldorf.

I due artisti realizzano opere molto diverse nelle quali tuttavia confluiscono elementi che li accomunano: l’uso ingegnoso e talvolta inaspettato dei materiali; l’evocazione del mondo delle cose di tutti i giorni, che trasforma il quotidiano in qualcosa di metaforico; la necessità di rielaborare l’esperienza attraverso un lavoro di sintesi e di sublimazione, in un dibattito brillante e sorprendente tra realtà e finzione. Nel lavoro dei due artisti, le dicotomie sono sempre presenti: durezza e malleabilità, organico e geometrico, grazia e disagio (in Deacon); vero e simulato, originale e imitazione, buono e cattivo gusto (in Maderthaner). Nelle opere di entrambi, ogni sensazione si trasforma nell’altra, sfocandone i confini fino alla creazione di qualcosa di assolutamente nuovo, aprendo così prodigiosamente una porta verso la percezione di una bellezza inaspettata.

Richard Deacon è uno dei più illustri scultori di media generazione della Gran Bretagna il cui lavoro, emerso nei primi anni ’80, respinge il formalismo eroico e la monumentalità a volte opprimente della generazione precedente, in favore di un interesse verso forme e oggetti che ricordano situazioni quotidiane e accadimenti casuali.

Conosciuto per un uso ingegnoso e talvolta inaspettato di vari materiali – legno, cemento, acciaio, ferro, policarbonato, vinile, argilla, pelle, schiuma, ceramica e marmo – Richard Deacon realizza opere caratterizzate da voluttuose e sinuose forme astratte.

Una ricercata virtuosità accompagna ogni sua costruzione: curve, torsioni, piegature, svolte e tornanti in loop attraversano lo spazio come disegni tridimensionali, altre si librano sul pavimento come grandi gocce di liquido. Le forme che crea evocano il mondo materiale degli artefatti di tutti i giorni e il mondo interiore del corpo, come telai o gabbie toraciche, ma in realtà durante la sua carriera Deacon ha spinto e sfidato i materiali che ha usato riuscendo a fare del proprio lavoro qualcosa che non assomiglia ad altro.

Le sculture monumentali di Richard Deacon – che si è spesso definito un “costruttore” – esplorano la natura degli opposti, mettendo in discussione alcuni elementi essenziali e contraddittori: durezza e malleabilità, organico e geometrico, grazia e disagio. Spesso è la tensione tra i due aspetti, la forma insolita, l’involucro – come una pelle superficiale che è al tempo stesso opera tangibile e forma aliena – a rendere l’arte di Deacon così sorprendente, misteriosa, che spesso pone più domande di quante ne risolva.

Le sculture sono astratte, ma spero non siano minacciose – ha detto – Qual è il significato? Non c’è una risposta semplice a questa domanda. C’è una vasta gamma di comprensioni sul modo in cui le persone si avvicinano al lavoro: ci sono persone che lo apprezzano al livello delle sue qualità materiali e delle persone che ne parlano in relazione ad altre questioni”.

La scelta dei materiali e la loro manipolazione sono fondamentali per lui; materiali scelti con cura, che hanno a che fare tanto con la forma che con i contenuti e il pensiero. Cambiare i materiali da un lavoro all’altro è per Deacon un modo di ricominciare ogni volta, e quindi di finire ciò che era accaduto prima.

Nell’opera, dietro l’oggetto finito, resta visibile la costruzione e gli aspetti della fabbricazione: le colature di colla tra gli strati di legno, le viti e i rivetti che sporgono dai fogli di acciaio, gli intagli fatti a mano.

Deacon tende ad usare materiali prodotti in fogli, concentrandosi su materiali flessibili, plasmabili, ma non come l’argilla e tanto meno la pietra: “L’argilla – spiega Deacon – non ha forma e un pezzo di pietra ha una forma molto forte. Considerando che un foglio di acciaio piuttosto sottile ha un po’ di entrambi, lo stesso per una sottile striscia di legno o un foglio di linoleum. Molto di quello che faccio è rivolto a dare struttura a quei materiali. È un atto di volontà e suppongo che è per questo che ho interesse per questo genere di materiali. Sono qualcosa che l’argilla o la pietra non sono. Quello è troppo informe, troppo amorfo e l’altro è troppo solido, troppo isolato. Ciò che mi interessa anche di un materiale come il linoleum è il fatto che si tratta di un materiale con una superficie che non ha alcuna relazione con la sua massa, che sembra avere pelle e massa separate.”

Il lavoro artistico di Katharina Maderthaner trova ispirazione in alcune bizzarre situazioni della vita quotidiana che l’artista definisce “banal”, “ordinarie”. “Le piante artificiali con cui si cerca di dare un tocco di verde a certi uffici polverosi, il finto marmo che ricopre pavimenti e banconi di locali pubblici che tentano di simulare un lusso inesistente, i siti web o i flyer pubblicitari con pattern di sfondo dozzinali che provano a riprodurre design d’avanguardia…“ situazioni come queste vengono percepite dalla Maderthaner come un gusto o un suono, ed innescano in lei la necessità di rielaborare l’esperienza attraverso un lavoro di sintesi e di sublimazione, fino alla creazione di qualcosa di assolutamente nuovo, del tutto privo di qualunque pretesa di critica sociale, opere che ricordano qualcosa che si crede di conoscere, suscitando nell’osservatore un disagio di déjà-vu. In questo senso, nelle sue opere la Maderthaner realizza un passaggio tra vero e simulato, tra originale e imitazione, tra buono e cattivo gusto, trasformando l’uno nell’altro e sfocando i confini, e aprendo così prodigiosamente una porta verso la percezione di una bellezza inaspettata.

Richard Deacon è nato a Bangor, nel Galles, nel 1949, vive e lavora a Londra. Ha conseguito un BA presso la St. Martin’s School of Art di Londra (1972) e un master in Environmental Media presso il Royal College of Art di Londra (1977).

Nel 1978 ha la sua prima mostra personale da The Gallery, Brixton, Londra. Da quel momento ha avuto una lunga serie di mostre, sia a livello nazionale che internazionale, e oggi le sue opere sono visibili nelle principali collezioni pubbliche di tutto il mondo, dallo Stedelijk Museum di Amsterdam al Museum of Modern Art di New York, dal Centre Georges Pompidou di Parigi alla Tate Gallery di Londra.

Tra i principali musei che hanno esposto il suo lavoro: Il Museo Middelheim, Anversa, Belgio (2017); Museo d’arte di San Diego, San Diego, California, USA (2017); Prague City Gallery, Praga, Repubblica Ceca (2017); Museum Folkwang, Essen, Germania (2016); Kunstmuseum Winterthur, Svizzera (2015); Tate Britain, London, (2014); Sprengel Museum, Hannover, Germania (2011); Museo della città di Strasburgo, Francia (2010); Portland Art Museum, Oregon, USA (2008); PS1 Contemporary Art Center, New York, USA (2001); Tate Gallery di Liverpool (1999); MACCSI, Caracas, Venezuela (1996); Whitechapel Art Gallery, Londra, Regno Unito (1989); Museum of Contemporary Art, Los Angeles, USA (1988); Tate Gallery, Londra (1985). Espone regolarmente alla Lisson Gallery di Londra (dal 1983); alla Marian Goodman Gallery di New York (dal 1986); alla LA Louver Gallery di Los Angeles (dal 1994); alla Galerie Susanne Ottesen di Copenhagen (dal 1999); alla Galerie Schulte di Berlino (dal 2003); alla Galerie Ropac di Parigi e Salisburgo (dal 2006).

Ha rappresentato il Galles alla Biennale di Venezia, Italia (2007) e ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia, Italia (2012), Glasgow International, Regno Unito (2006) e documenta 9, Kassel, Germania (1992).

Vincitore del Turner Prize nel 1987 e il Robert Jakobsen Prize, Museum Wurth, Kunzelsau, Germania nel 1995, nel 1997 è stato insignito del titolo di Chevalier des Arts et des Lettres, (Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere) dal Ministero della Cultura francese, e nel 1999 è stato nominato CBE, Commander of the Order of the British Empire (Comandante dell’Impero britannico). Nel 2005 l’Università di Leicester gli ha assegnato un dottorato onorario. È stato nominato membro onorario dell’Akademie Der Kunst di Berlino nel 2010, della University of the Arts di Londra nel 2013, membro eletto dell’Accademia europea delle scienze e Arts, Salisburgo nel 2015 e al Plymouth College of Art nel 2017.

E’ stato professore all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts di Parigi dal 1999 al 2009 e professore alla Kunstakademie di Dusseldorf dal 2009 al 2015.

Moltissime anche le commissioni pubbliche, dalla prima “Between The Eyes”, installata a Toronto, Canada, nel 1990, e altre in Nuova Zelanda, Germania, Francia, Austria, Regno Unito, Spagna, Olanda, Cina, Singapore, Stati Uniti, Norvegia, Svizzera e Giappone.

Nel 2014 è uscito Richard Deacon – In Between, un film di 90′ della regista tedesca Claudia Schmidt.

Katharina Maderthaner è nata a Meerbusch, Germania, nel 1982. Formatasi all’Accademia di Düsseldorf sotto la guida di Richard Deacon, oltre all’attività espositiva – che la vede impegnata in personali e collettive in Germania, Armenia, Georgia e Italia, porta avanti progetti curatoriali e lectureship, in Università e dipartimenti di scultura. Nel 2014 partecipa alla Biennale di Colonia e alla Quadriennale di Düsseldorf. Dal 2016 inizia la sua collaborazione con RizzutoGallery, che ospita la personale “Miracoli!”.

INFO:
Museo Riso
+39091587717

Titolo:
DEACON – MADERTHANER

Autori:
Richard Deacon – Katharina Maderthaner

Luogo:
Palazzo Belmonte Riso – Sala centrale del secondo pino

Inaugurazione:
Venerdì 26 aprile alle ore 18.30

Durata:
Dal 27 aprile al 26 giugno 2019

Orari e Tariffe:
https://www.museoartecontemporanea.it/orari-e-tariffe/

Comunicazione:
Ludovico Gippetto
+393713910167 +39091320532 int.211
cerimoniale@poloartecontemporanea.it

Sito web:
Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo
https://www.museoartecontemporanea.it/
Lorenzo Calì | lorenzo.cali@regione.sicilia.it

Ufficio Relazioni con il Pubblico:
Tatiana Giannilivigni | urp.museo.riso.bci@regione.sicilia.it
+39091320532 (int.1)

 

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