Nous Sommes Ici
Palermo – Il Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo presenta, giovedì 8 novembre, alle ore 18.30, presso la sala SACS del Museo Riso, il catalogo Nous Sommes Ici una sorta di documento conclusivo della mostra tenutasi al Musée des Civilisations de l’Europe et de la Méditerranée (Mucem) di Marsiglia nel 2017, e che presenta il progetto artistico dell’artista SACS Gabriele Gandolfo David nella sua interezza e complessivitá. Nous Sommes Ici rappresenta infatti un progetto stratificato che comprende un’installazione realizzata con bandiere innalzate sulla torre di Roi René di Marsiglia, diversi workshop con comunità di migranti e un happening finale nella piazza d’Armi del Mucem.
Interverranno la Direttrice del Polo Museale Valeria Patrizia Li Vigni, Modesta Di Paola e Andrea Kantos. Sarà presente l’artista.
L’artista G. G. David realizza una ricerca transdisciplinare, con progetti e installazioni partecipative. Il progetto, nato a Lampedusa per la mostra “Verso un Museo della Fiducia e del dialogo nel Mediterraneo”, approda a Marsiglia coinvolgendo la città e i suoi abitanti, vecchi e nuovi, e indagandone la condizione multiculturale.
“Il Polo Museale-dichiara la direttrice Valeria Patrizia Li Vigni-da sempre attento all’interdisciplinarietà dei temi e dei linguaggi del contemporaneo, è lieto di presentare questo nuovo libro Nous Sommes Ici che analogamente alla ricerca dell’artista, apre il tema dell’accoglienza a diversi contributi artistici e intellettuali, in un processo di contaminazione culturale che vuole superare la forma del catalogo ed essere un testo collettivo di approfondimento interdisciplinare”.
“Nous Sommes Ici –scrive G. G. David– elabora una ricodificazione della bandiera in termini di linguaggio e materiale; ho usato un tessuto tecnico ad alta visibilità di color arancione montato su canne da pesca e moltiplicato le unità fino a renderle come un sol corpo flessibile. Avrei potuto realizzare una sola bandiera, ma non avrebbe avuto né il senso né la forza di esprimere una dimensione collettiva. Il numero di bandiere dell’installazione si impone quasi come un volume dinamico che simbolizza sia una comunità che accoglie che una comunità che è accolta “
NOUS SOMMES ICI:
testi a cura di Modesta Di Paola
foto Sandro Scalia
TESTI CRITICI | A cura di Modesta Di Paola
Introduzione: Arte, etica e ospitalità |
Modesta Di Paola
Contro la barbarie, è urgente rendere l’ospitalità intelligibile
Fabienne Brugère
Inappropriabilità ed esercizi d’ospitalità
Jean Soldini
Ospitalità come virtù politica
Benjamin Boudou
“Open the border” Lotte dei migranti per la libertà di movimento nella crisi dei confini euro-mediterranei
Federico Oliveri
Text-Exit. Mobilità, passaggi, compilazione e opposizioni
Andrea Kantos
Io sono qui
Gandolfo Gabriele David
Fil rouge / Orange
Andrea Kantos
BIOGRAPHIES
Gandolfo Gabriele David (Polizzi Generosa/Palermo, 1968), artista visivo, designer e progettista culturale. Indaga ed elabora tematiche ecologiche e sociali attraverso la stratificazione di installazioni, workshop e happening con formule partecipative. La sua ricerca approfondisce lo studio del patrimonio materiale e immateriale dei territori in cui lavora, raccogliendo storie e linguaggi ed elaborando delle restituzioni estetiche attraverso il coinvolgimento delle comunità locali. Il lavoro su archetipi e tradizioni permette una riconnessione profonda fra le persone e i loro vissuti, superando limiti geografici e linguistici.
Gandolfo Gabriele David (Polizzi Generosa / Palermo, 1968), visual artist, designer and cultural designer. He investigates and elaborates ecological and social issues through the stratification of installations, workshops and happenings with participatory formulas. His research deepens the study of the material and immaterial heritage of the territories in which he operates, collecting stories and languages and elaborating aesthetic restitutions through the involvement of local communities. The work on archetypes and traditions allows a deep reconnection between people and their experiences, overcoming geographical and linguistic limits.
Modesta Di Paola (Palermo, 1977) è storico dell’arte contemporanea, dottore in Teoria e Critica delle Arti presso l’Università di Barcellona e in Studi Culturali Europei/Europäische Kulturstudien presso l’Università degli Studi di Palermo. Attualmente è ricercatore aggregato del gruppo di ricerca SU+MA [Universidad+Museo] dell’Università Complutense di Madrid. E’ stata visiting researcher presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT), la New York University, l’Università IUAV di Venezia e il Museo de Arte Contemporáneo di Barcellona (MACBA). Da diversi anni collabora con il Centre d’Estudi Arxiu Antoni Muntadas e con il gruppo di ricerca AGI (Arte, Globalización e Interculturalidad) dell’Università di Barcellona. I suoi interessi riguardano soprattutto la traduzione visuale, le estetiche cosmopolitiche e l’etica dell’ospitalità come forma di mediazione culturale nei processi artistici. All’attività accademica affianca la collaborazione a riviste d’arte e la curatela di mostre. Dal 2008 è co-editore della rivista on line Interartive. Pensiero e cultura contemporanea.
Modesta Di Paola (Palermo, 1977) is an art historian with an European PhD in “Art History, Theory and Criticism” from the University of Barcelona and another PhD in European Cultural Studies Internationally/Europäische Kulturstudien from the University of Palermo. At the present, she is Research Fellow and professor of Art History and Museology at the Department of History of Art of the Complutense University of Madrid. She is member of two Research Group SU+MA [Universidad+Museo] (UCM) and AGI (Art, Globalization and Interculturality) of the University of Barcelona and one of the associated member of the Centre d’Estudi Arxiu Antoni Muntadas (Barcelona). She was visiting research in the Massachusetts Institute of Technology (MIT, Cambridge, Boston), the New York University (NYU), IUAV University of venice and the Museo de Arte Contemporáneo of Barcelona (MACBA). Author of many articles on critical theories, recently she wrote the book L’arte che traduce. La traduzione visuale nell’opera di Antoni Muntadas (Mimesis, Milan 2017) and edited the book Cosmopolitics and Biopolitics. Ethics and Aesthetics in Contemporary Art (University of Barcelona Press, Barcelona 2018).
Andrea Kantos, 1977, Palermo. Artista, creativo, project manager, art director, curator, cultural designer. Cofondatore di Dimora Oz, di cui è coordinatore e responsabile per i progetti di arte contemporanea. Dal 2004 al 2010 realizza Simulacri, disegni e testi sinestetici. Nel 2012 Per Macerie realizza il ciclo di Erra Et Elabora (Tesi N.1, Medusa/Mater, Chiesa del Giglio, 2013; Tesi N.2 San Sebastiano/Turkish Apocrypha, Palazzo Costantino di Napoli, 2014; Tesi N.3 Settima Persona, 2014), Frammenti, 2014, e il ciclo Pasta Reale (2015). Nel 2014 realizza Locus Amoenus, video/performance/installazione (Argimusco, Montalbano, Trasformatorio). Nell’ambito dei laboratori annuali di Dimora Oz realizza con Andrea Mineo ReMoto a Luogo, Osservazioni (ORIGINI/Strutture, PaMaP Lab/Dimora Oz, 2015), cura Mr. Richichi A Criminal con un testo introduttivo Identity/Crime (ORIGINI/Strutture 2015). Nel 2015 inizia un ciclo sulla crisi: CRISIS; one Body e CRISIS Preproduction (UNICORN, Farm Cultural Park, 2015). Nel 2016 continua la sua ricerca col medium del testo, con MaGriffe (Fondazione Bartoli – 2016), A no(u)s A (giornata del libro), Dei Dispendium/Compendium (Bias, 2016), Thauma (Bias Preview 2018)
Andrea Kantos, 1977 Palermo. Artist, creative, project manager, art director, curator, cultural designer. Co-founder of Dimora Oz, of which he is the coordinator and responsible for the contemporary art projects. From 2004 to 2010 he made Simulacra, drawings and synaesthetic texts. In 2012 Debris scores from the Erra Et Cycle Process (Thesis No. 1, Medusa/Mater, Church of Giglio, 2013; Thesis Ranked # 2 San Sebastian/Turkish Apocrypha, Palazzo Costantino di Napoli, 2014; Thesis Ranked # 3 Seventh Person, 2014), Fragments, 2014, and the cycle Pasta Reale (2015). In 2014 realizes Locus Amoenus, video/performance/installation (Argimusco, Montalbano, Trasformatorio). As part of the annual workshops of Oz Dimora realized by Andrea Mineo Remoto a Luogo (ORIGINI / Structures, PaMaP Lab / Country home Oz, 2015), by Mr. Richichi A Criminal with an introductory text Identity/Crime (ORIGINI / Strutture 2015 ). In 2015 starts a loop on the crisis: Crisis; One Body and CRISIS Preproduction (UNICORN, Farm Cultural Park, 2015). In 2016 he continues his research with the text medium, with MaGriffe (Foundation Bartoli – Felter, 2016), A no/u)s A (Book Day), Dei Dispendium/Compendium (Bias, 2016), Gang Bang In the City (Gang City, Biennal Venice, 2016), Thauma (Bias Preview 2017, Venice)
Fabienne Brugère est Professeure de philosophie à l’Université Paris 8 Vincennes-Saint-Denis depuis septembre 2014. Elle est directrice (en collaboration avec Guillaume le Blanc) de la collection « Diagnostics » aux éditions du Bord de l’eau, directrice (en collaboration avec Claude Gautier) de la collection « Perspectives du care » aux Editions de l’ENS Lyon, membre du comité de rédaction de la revue Esprit. Elle a dispensé également des cours dans les Universités de Hambourg, Munich et Québec. Elle travaille sur la philosophie de l’art, sur la philosophie morale et politique. Elle a publié de nombreux ouvrages, dont ces dernières années : Le sexe de la sollicitude, Seuil, 2008 ; Philosophie de l’art, PUF, 2010 ; L’éthique du care, PUF, 2011 ; Faut-il se révolter , Bayard, 2012 ; La politique de l’individu, Seuil, 2013. Elle a dirigé de nombreux livres sur Spinoza, Foucault, Judith Butler, le libéralisme, l’œuvre d’art. Elle vient de publier avec Guillaume le Blanc La fin de l’hospitalité chez Flammarion.
Fabienne Brugère is professor of Philosophy at the University Paris 8 Vincennes-Saint-Denis since September 2014. She is director (in collaboration with Guillaume le Blanc) of the collection « Diagnostics » with the Bord de l’eau Editor, director (in collaboration with Claude Gautier) of the collection « Perspectives du care » ENS Lyon Editor, member of the editorial board of Esprit magazine. She has also taught at the Universities of Hamburg, Munich and Quebec. She works on the philosophy of art, on moral and political philosophy. She has published many books, including in recent years: Le sexe de la sollicitude, Seuil, 2008 ; Philosophie de l’art, PUF, 2010 ; L’éthique du care, PUF, 2011 ; Faut-il se révolter , Bayard, 2012 ; La politique de l’individu, Seuil, 2013. She has directed many books on Spinoza, Foucault, Judith Butler, liberalism, and artistic production. She has just published with Guillaume le Blanc La fin de l’hospitalité at Flammarion
Jean Soldini (1956) è nato nella Svizzera italiana. Filosofo e storico dell’arte, vive a Ginevra. I suoi studi gravitano attorno a un’estetica indissociabile dall’ospitalità come resistenza orientata verso la moltitudine degli enti e dei loro spazi comuni. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Alberto Giacometti. Le colossal, la mère, le “sacré”, Lausanne 1993, Saggio sulla discesa della bellezza. Linee per un’estetica, Milano 1995, Alberto Giacometti. La somiglianza introvabile, pref. di René Schérer, Milano 1998, Il riposo dell’amato. Una metafisica per l’uomo nell’epoca del mercato come fine unico, Milano 2005, Resistenza e ospitalità, Milano 2010, A testa in giù. Per un’ontologia della vita in comune, pref. di René Schérer, Milano 2012, Alberto Giacometti. L’espace et la force, Parigi 2016 (ed. italiana: Alberto Giacometti. Lo spazio e la forza, Milano 2016). Come poeta ha pubblicato tre raccolte di versi. L’ultima: Tenere il passo, pref. di Jean-Charles Vegliante, Faloppio (Como) 2014.
Jean Soldini (1956) was born in the Italian Switzerland. Philosopher and art historian, lives in Geneva. His researchers deal with an indissociable aesthetics from hospitality as resistance to the multitude of beings and their common spaces. Among his publications are: Alberto Giacometti. Le colossal, la mère, le “sacré”, Lausanne 1993, Saggio sulla discesa della bellezza. Linee per un’estetica, Milan 1995, Alberto Giacometti. La somiglianza introvabile, pref. di René Schérer, Milan 1998, Il riposo dell’amato. Una metafisica per l’uomo nell’epoca del mercato come fine unico, Milan 2005, Resistenza e ospitalità, Milan 2010, A testa in giù. Per un’ontologia della vita in comune, pref. by René Schérer, Milan 2012, Alberto Giacometti. L’espace et la force, Paris 2016 (Italian edition: Alberto Giacometti. Lo spazio e la forza, Milan 2016). As a poet, he has published three verse collections. The last one:Tenere il passo, pref. by Jean-Charles Vegliante, Faloppio (Como) 2014.
Benjamin Boudou, Dottore in scienze politiche, attualmente è ricercatore al Max Planck Institute per gli Study of Religious and Ethnic Diversity dentro il Dipartimento di Etica, Diritto e Politica. Ha insegnato teoria politica presso la Sciences Po e la Paris 8 e ha lavorato come ricercatore postdoctorale presso il Centre de Recherches Internationales (CERI) e presso il KU Leuven. È redattore capo della rivista Raisons politiques e autore di Politiques de l’hospitalité: une généalogie conceptuelle (CNRS Éditions, 2017) e Penser les frontières (in preparazione).
Benjamin Boudou, PhD in Political Science, is currently a researcher at the Max Planck Institute for the Study of Religious and Ethnic Diversity in the Department of Ethics, Law and Policy. He taught Political Theory at Sciences Po and Paris 8, and worked as a postdoctoral researcher at the Center for International Research (CERI) and at KU Leuven. He is editor-in-chief of the magazine Raisons politiques and the author of Politiques de l’hospitalité: une généalogie conceptuelle (CNRS Éditions, 2017), and Penser les frontières (in preparation).
Federico Oliveri (Palermo, 1976) è ricercatore aggregato del Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace dell’Università di Pisa, caporedattore della rivista open access “Scienza e Pace – Science and Peace” e responsabile scientifico dell’Osservatorio e sportello legale online contro lo sfruttamento “Lavoro Libero”. Si occupa di teorie della giustizia e dei diritti umani applicate ai confini, alle politiche dell’immigrazione e della cittadinanza, di razzismi contemporanei, di sfruttamento lavorativo e strumenti giuridici di tutela dei lavoratori migranti, di lotte dei migranti per i diritti in Italia e in Europa. Tra le sue ultime pubblicazioni: “Struggles at the boundaries of neoliberal citizenship: theorizing immigrant-led movements in contemporary Europe”, in Migration and social transformation in Europe: An international handbook (Springer, 2016); “Freedom of movement and dignity at work: from revolutions in Tunisia and Egypt to migrant struggles in the Euro-Mediterranean space”, in Migration in the Western Mediterranean: space, mobility and borders (Routledge, 2017).
Federico Oliveri (Palermo, 1976) is Research Fellow at the “Sciences for Peace” Interdisciplinary Centre, University of Pisa. He is also Managing Editor of “Scienza e Pace – Science and Peace”, the online and open access journal of the research centre, and supervisor of “Lavoro Libero”, a new online observatory and legal help desk on labour exploitation. His main research interests are on theories of justice and human rights applied to borders, immigration and citizenship policies, contemporary forms of racism and labour exploitation, legal remedies for exploited workers especially those with a migration background, migrant struggles for rights in Italy and Europe. His last publications include: “Struggles at the boundaries of neoliberal citizenship: theorizing immigrant-led movements in contemporary Europe”, in Migration and social transformation in Europe: An international handbook (Springer, 2016); “Freedom of movement and dignity at work: from revolutions in Tunisia and Egypt to migrant struggles in the Euro-Mediterranean space”, in Migration in the Western Mediterranean: space, mobility and borders (Routledge, 2017).
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