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GIOVANNI GAGGIA “QUELLO CHE DOVEVA ACCADERE” – PRATICA POETICA POLITICA
6 Maggio 2022 ore 9:00 - 31 Agosto 2022 ore 18:00
27 giugno 1980: il DC9 dell’Itavia in volo tra Bologna e Palermo viene abbattuto al largo dell’isola di Ustica, muoiono 81 persone.
L’artista e performer marchigiano Giovanni Gaggia da oltre dieci anni ha dato vita a un progetto che riflette sul legame tra arte e memoria e sull’importanza e la necessità della memoria come impegno civile. Progetto che nasce da una visita che Gaggia fece nel 2010 al Museo per la Memoria di Ustica, a Bologna, dove è custodita la grandiosa e poetica installazione di Christian Boltanski, costruita intorno alla carcassa dell’aereo. Gaggia inizia a disegnare, i suoi schizzi vivono attorno a tracce ematiche, nasce così SanguinisSuavitas, come segno di memoria viva.
Cinque anni dopo, a Palermo, Gaggia realizza un arazzo, in cui ricama la frase Quello che doveva accadere, pronunciata da Daria Bonfietti (presidente dell’Associazione Parenti delle vittime della strage di Ustica) durante il loro primo incontro.
Resta sospesa l’ultima lettera, che l’artista ricamerà invece a Bologna, durante una performance. Nel 2016 Gaggia incontra le figlie di Aldo Davanzali, proprietario della compagnia aerea Itavia, morto nel 2005 e considerato a tutti gli effetti l’ottantaduesima vittima della strage. Dopo questo incontro, l’artista torna nuovamente sull’arazzo, dando vita a un nuovo capitolo del percorso. Quello che doveva accadere è diventato così un progetto composito, artistico e civile, che utilizza linguaggi diversi.
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