Da sempre interessato alla pittura, Francesco Spampinato si è avvalso negli ultimi anni anche di pratiche diverse quali la performance, il suono e la scrittura. L’attenzione dell’artista è proiettata principalmente verso un’indagine dei meccanismi percettivi che declina poi in un interesse verso stati di alterazione, come quelli indotti da droghe (si veda ad esempio la serie Transients), forti emozioni, ipnotismo (Experiencing Hypnotism) e accadimenti repentini e incontrollati come esplosioni e cataclismi naturali. Costante del suo lavoro è la contaminazione tra discipline differenti allo scopo di esplorare le modalità di lettura dello spazio. La stessa ricerca pittorica di Spampinato si basa sul suggerimento di nuove coordinate spazio-temporali, soluzione che sembra richiamare gli sfondati barocchi del XVII secolo e che si caratterizza per l’uso di un glossario fatto di colori acidi, strutture vorticose, elementi organici e dinamiche psichedeliche. Ai dipinti si lega la volontà di un rapporto sempre più diretto con lo spettatore, coinvolto in prima persona in occasione delle più recenti performance. (Alessandra Troncone, in "Archivio S.A.C.S. 2008 - Palermo", Regione Siciliana, Dipartimento BB.CC. e I.S., 2011)

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Francesco Spampinato

"Unbounded", 2008, installazione "This is a magazine"