Dalla metà degli anni Novanta Sandra Virlinzi inizia ad esporre con il gruppo ‘Ultrapop’, impegnato in un tipo di pittura caratterizzata da piattezza e vivacità coloristica, che attinge al linguaggio delle insegne pubblicitarie piuttosto che delle vignette fumettistiche. Dal 2005 la sua ricerca continua poi autonomamente, caratterizzandosi per la rappresentazione di soggetti-pupazzo e per l’attenzione decorativa negli sfondi. Spesso tali personaggi si fanno portatori di temi più ampi, quali il confronto generazionale e l’attaccamento alle proprie radici. Tramite la deformazione caricaturale e l’arbitrarietà nelle proporzioni, i lavori della Virlinzi assumono un tono ludico, scherzoso, ma non per questo privo di una sua graffiante capacità di critica sociale. Le opere in ceramica conservano tale apporto ironico; l’artista gioca con le parole dei titoli, proponendo in qualche caso i diversi significati che accompagnano la stessa parola. (Alessandra Troncone, in "Archivio S.A.C.S. 2008 - Palermo", Regione Siciliana, Dipartimento BB.CC. e I.S., 2011)

Sul sito web opere e biografia aggiornata / On the website works and updated biography

Sandra Virlinzi

"Let there be Love", 2009, olio su tela, 150x110 cm