Paolo Troilo studia Architettura e Lettere Moderne all'Università degli Studi di Firenze e frequenta a Roma l'Istituto Europeo di Design. Non porterà a compimento tali studi buttandosi a capofitto nell'attività di Art Director prima e Direttore Creativo poi per famose Agenzie Pubblicitarie internazionali, quali Saatchi&Saatchi, Arnold Worldwide. Nell'aprile del 2004 decide di iniziare a dipingere e, come racconta egli stesso, grazie ad una distrazione - l'avere dimenticato di comprare i pennelli - comincia a stendere il colore sulla tela direttamente con le dita. Trova, così, una strada che è divenuta la sua cifra tecnica e stilistica. Le dita diventano strumento per un figurativo innovativo anche per la scelta delle pose, degli scorci, dei particolari del proprio corpo ingigantiti e personificati, delle torsioni, dei sotto in su. La sua pittura corposa ed energica, a lungo rigorosamente in nero e avorio, e solo più recentemente sperimentata in altri colori, delinea la figura ora con stesure più compatte e uniformi, ora con stesure sfrangiate, macchie, sciabolate e sgocciolature di colore: un “fare” che riesce a dar voce al pensiero e alla carica espressiva dell'artista. Le sue opere, che hanno alle radici la grande passione per il disegno e presuppongono il lungo lavoro di pratica e conoscenza portato avanti negli anni nell'ambito dei media e dell'illustrazione, si concentrano sul corpo, non senza una componente volutamente narcisistica, in quanto per Troilo ogni aspetto della vita, incluso il pensiero, è legato al corpo dell'uomo. (Rosaria Raffaele Addamo, Archivio S.A.C.S. 2021/22)

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Paolo Troilo

"Santa Rosalia", 2015, acrilico su tela steso con le dita, 200x300 cm