Il lavoro fotografico di Davide Bramante si basa su una tecnica di esposizioni doppie e multiple che comporta una stratificazione visiva e concettuale. Nei suoi scatti le figure e i contorni vengono infatti a sovrapporsi gli uni sugli altri, dando vita a luoghi “impossibili” che si compongono di brani e frammenti appartenenti a diverse vedute dello stesso soggetto o di soggetti differenti. Un’attenzione particolare è riservata agli scenari delle grandi metropoli internazionali raffigurati nelle fotografie titolate My own Rave, nelle quali l’artista propone un’inedita lettura delle principali città del mondo, intersecando angoli noti e meno noti fino a ottenere una sorta di collage evanescente. Bramante guarda inoltre al cinema, riprendendo sequenze tratte da veri e propri cult, quali Shining o Eyes Wide Shut. La sua ricerca si caratterizza così per l’intreccio tra paesaggi metropolitani e umani, che induce a riflettere sul limite tra realtà e finzione e sul potere condizionante delle immagini mediatiche. (Alessandra Troncone, in "Archivio S.A.C.S. 2008 - Palermo", Regione Siciliana, Dipartimento BB.CC. e I.S., 2011)

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Davide Bramante

"My Own Rave, Celestiale Shanghai", 2007, fotografia con multipla esposizione in fase di ripresa, montata su plexiglass, dimensioni variabili