Nato a Palermo nel 1968
La pittura di Francesco De Grandi guarda alla realtà nei suoi aspetti più ambigui e decadenti, trasfigurandola attraverso l'innesto di un immaginario fantastico - ispirato orizzontalmente da diverse fonti, quali la letteratura classica, la fantascienza radicale, l’illustrazione, la storia della pittura, il cinema indipendente - e grazie alla scelta di inquadrature di taglio cinematografico che determinano visioni sorprendenti. Cieli plumbei e atmosfere da fine del mondo sono lo sfondo su cui si stagliano personaggi stralunati, creature mutanti, elementi di una natura avvelenata, paesaggi malinconici e oscuri: un immaginario bizzarro, colmo di presenze inquiete, dipinto con grande padronanza tecnica. La forza oggettiva di questa rappresentazione è usata come strumento di critica sociale e speculazione filosofica, non senza una nota di ironia. Nei lavori più recenti De Grandi si dedica a rappresentazioni di scenari naturali, utilizzando una tavolozza assai ridotta, tendente al monocromo, e una pennellata più veloce e liquida. Tali lavori si caratterizzano per un'atmosfera stagnante, putrescente, da cui sembra scomparsa ogni traccia di presenza umana. (Alessandra Troncone, in "Archivio S.A.C.S. 2008 - Palermo", Regione Siciliana, Dipartimento BB.CC. e I.S., 2011)
RISO - Museo d'Arte moderna e contemporanea di Palermo
https://www.museoartecontemporanea.it/museo_Riso/s-a-c-s/