Nato a Palermo nel 1976
La pittura di Ignazio Schifano è una prosa grafica, liquida, essenzialmente acquerellata, spesso irrequieta e vorticosa. Immagini dal forte impatto lirico all’incrocio tra un astrattismo primario e una figurazione appena accennata. La fucina della pittura di Schifano è il suo immaginario dal quale attinge costantemente per liberare e rappresentare scene enigmatiche dal più naturale paesaggio ai più reconditi paesaggi della mente. Attratto dalla poetica e dalla pratica del caso, Schifano ne ha fatto il cardine dei suoi lavori nei quali, come in una grande palla di vetro surreale piovono sogni, visioni, fantasie, ricordi che dialogano con la razionalità dell’artista e con la realtà. La pratica artistica di Schifano è, di fatto, un’intima ricostruzione dello spazio onirico, un mondo ormai lontano in bilico tra il sogno e veglia. Negli anni la pittura di Schifano si è trasformata volgendo da una dimensione narrativa verso una via più fantastica e simbolica che annulla ogni tipo di appiglio logico e spazio-temporale. Una pittura dove le figure (ballerine, clown, acrobati, illusionisti, saltimbanchi, maschere, fantasmi) e le strutture (carillon, caroselli, palloni aerostatici) svolazzano, riemergono con forza come sospinte da un flusso di coscienza o dalla giostra di un automatismo psichico. Osservare le opere di Schifano significa entrare in un universo di immagini intime, eclissate, polverose, provvisorie e tuttavia comuni. Uno spazio delirante e inquietante dove l’artista declina in modo originale forme delle profondità dell’animo, vere e proprie ideografie interiori. (Fabiola Di Maggio, Dottorato di Ricerca in Scienze del Patrimonio Culturale, 2020)
RISO - Museo d'Arte moderna e contemporanea di Palermo
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