Le fotografie di Desideria Burgio – e, in particolare la serie Havana_Palermo – hanno generalmente una funzione diaristica, l’immediatezza degli scatti si combina con il genere novecentesco del ritratto sociale. Tuttavia, questa sorta di narrazione, spontanea e non celebrativa, nella sua successione trasforma l’ambiente reale in una sorta di still life. L’artista pone l’osservatore nella posizione tipica del voyeur, per il quale gli oggetti, le immaginette e le cose fanno parte di una “costruzione” particolare e di una possessione portatile. Nelle serie fotografiche della Burgio ogni scatto documenta una ricercata instabilità, rispetta profondamente l’autenticità delle esistenze e le ritrae con eleganza e una piccola dose di cinismo, sottolineandone elementi ininfluenti e defilati. Ogni immagine è un accenno biografico auto conclusivo che mira alla restituzione di un modello profondo di vita come tempo decostruito, analitico, biologico, trascendendo il documentarismo in favore di un marcato accento surreale. (Giovanni Iovane, in "Archivio S.A.C.S. 2009-2011 - Palermo", Regione Siciliana, Dipartimento BB.CC. e I.S., 2011)

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Desideria Burgio

"Palermo_Havana", 2008, serie di n.27 fotografie, 30x40 cm