Comunicare attraverso l’arte appartiene alla categoria delle “cause perse”. Dal Modernismo all’arte contemporanea intenzionalmente l’arte non comunica se non la presenza di forme o persino mondi differenti o altri. Munito di un apparato fortemente concettuale Riccardo Cristina ha cercato di forzare o paradossalmente aggirare questa “distanza” facendo ricorso prima a pratiche installative e scultoree e poi con l’utilizzo di proiezioni, scritti, fotografie. La fotografia è appunto, negli ultimi anni, il mezzo espressivo da lui più utilizzato. Nelle immagini della serie "Tracce" spazi fortemente contrastati e, allo stesso tempo, lirici sono impressionati su carta fotografica. Le immagini poetiche colgono brandelli di intensa bellezza nascosti nel paesaggio e dialogano con le parole, in una continua tensione tra il visivo e il verbale. Di fronte a un’immagine si è posti implicitamente davanti a delle scelte, a delle domande che cercano risposte; come in un rebus, un significato nascosto si cela oltre l’apparenza e ne completa il senso. (Giovanni Iovane, in "Archivio S.A.C.S. 2009-2011 - Palermo", Regione Siciliana, Dipartimento BB.CC. e I.S., 2011)

Riccardo Cristina

"La Condizione Umana: Reportage sull'Esistenza", 2003 – 2018, pellicola positiva B&W Agfa Scala ( Stampabile Fine art , misure variabili - Courtesy dell'artista