Le installazioni di Annalisa Furnari, mediate anche dall’uso di video, fotografie e stampe, indagano una dimensione di universi personali, viaggi intimi, spazi quotidiani. Così, il tocco silenziosamente autobiografico è evocato, ma mai completamente svelato. Ogni opera si sposta da un frammento della realtà per acquisire piena autonomia nella sfera dell’arte. L’artista, per raggiungere un orizzonte che è configurato per suscitare sensazioni, sonda invisibili territori, irrompe nel noto – ma generalmente ignorato – con flussi di azioni. Furnari riflette la complessità dell’esistenza nella sua parte più visibile i cui aspetti sono raramente esplorati. Secondo il suo metodo di lavoro Annalisa Furnari privilegia quelle situazioni in cui ella possa conciliare un intimo e indipendente approccio, con la possibilità di relazionarsi agli altri. La sua ricerca è in costante evoluzione, evitando di ripetersi su una particolare formula. L’artista è costantemente alla ricerca di nuovi stimoli con grande motivazione; tuttavia l’ambito più ampio delle sue ricerche, non è mai superficiale. (Bettina Della Casa, in "Archivio S.A.C.S. 2009-2011 - Palermo", Regione Siciliana, Dipartimento BB.CC. e I.S., 2011)

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Annalisa Furnari

"Untitled Displacement", 2018, installazione, gommapiuma, vetro, legno, dimensioni variabili - Courtesy dell'artista