Nata a Agrigento nel 1981
2009/11
Performance, installazione, video
Sito web: http://www.silviagiambrone.com
Web mail: info@silviagiambrone.com
"Speaking your language I learned how to hate you". La frase si distende su uno specchio, ad altezza d’occhi. C’è già gran parte della poetica di Giambrone in questa opera del 2008 e c’è di certo tutta la delicatezza, la forza, la sintesi e la grazia che connotano il suo lavoro, condotto principalmente attraverso il video, l’installazione e la performance. Se lo specchio è simbolo della ricerca dell’altro da sé, dell’incontro con il doppio, del misterioso sorgere della propria immagine, tutto questo si intreccia con altri spunti strategici, dal potere “magico” della parola, alla natura intimamente relazionale del linguaggio. È attraverso la parola che agiamo sull’altro, fino al punto di potergli fare violenza, di poterlo colpire, di poterne orientare il pensiero e le emozioni. Il linguaggio, dunque, come luogo del potere, dell’emotività, del controllo, dell’aggressione, dell’unione o della separazione. Affronta spesso queste tematiche Silvia Giambrone, misurandosi con la sua fragilità e la sua potenza d’individuo, con la sua presenza fisica o intellettuale, con la profondità del suo sguardo, con l’autenticità del suo sentire, con l’ambiguità del suo transitare in mezzo agli altri. La ricerca di un senso all’interno dei codici espressivi e di comunicazione (di natura linguistica innanzitutto, ma anche estetica ed affettiva), conduce ad una doppia percezione: da un lato la constatazione di una possibilità, di un’apertura creativa, di un contatto fecondo; dall’altro l’evidenza di una condizione di pericolo, di costrizione, di scontro affilato. (Helga Marsala, in "Archivio S.A.C.S. 2009-2011 - Palermo", Regione Siciliana, Dipartimento BB.CC. e I.S., 2011)
RISO - Museo d'Arte moderna e contemporanea di Palermo
https://www.museoartecontemporanea.it/museo_Riso/s-a-c-s/