L’attenzione di Domenico Mangano si concentra su piccole storie che rimangono fuori dalla cultura globalizzata, su realtà marginali che proprio per questo riservano autenticità, grazia e forza espressiva. Con un approccio più di immedesimata partecipazione che documentario, l’artista tratteggia ritratti di outsider, descrive gesti quotidiani, abitudini domestiche, esplora paesaggi di degrado e desolazione attraverso un uso volutamente “sporco” e noncurante del video e della fotografia. Elementi di vissuto personale si intrecciano con frammenti di realtà colta con sguardo poetico e intensamente umano, in uno spostamento continuo dalla sfera privata a quella pubblica che allarga l’autobiografia alla comunità, trasformandola in voce collettiva. La Sicilia ed in particolare la propria città d'origine, Palermo, sono spesso presenti nei lavori di Mangano, allegoria di tutte le periferie del mondo. (Alessandra Troncone, in "Archivio S.A.C.S. 2008 - Palermo", Regione Siciliana, Dipartimento BB.CC. e I.S., 2011)

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Domenico Mangano & Marieke van Rooy

"When the Whistle Glares", 2019, video installatione e ceramiche, dimensioni variabili - Courtesy MAGAZZINO, Roma