Maniscalco Piero
Vive e lavora tra San Pietroburgo, Mosca e la Sicilia
ISCRIZIONE S.A.C.S.

2013/14

AMBITO ARTISTICO

Pittura, scultura, installazione

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Il carattere dominante dell’opera di Piero Maniscalco risiede nel vigore espressivo del segno in quanto significante e codice. Questa caratteristica unita a un disinvolto uso di diversi linguaggi dell’arte - dalla scultura alla pittura, dall’installazione al video – lo colloca significativamente nella generazione di artisti cresciuta a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, prima dello sviluppo dell’informatica digitale. In quegli anni, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze ma si forma - afferma l’artista - al di fuori del ambiente strettamente accademico. Il suo interesse si rivolge alla cultura materiale dei luoghi, alla sfera gestuale, alle relazioni. Questo aspetto che si manifesta a partire dal legame con la terra natale, la Valle dello Jato, trova espressione nel nomadismo, che lo porta e lo ha portato in contatto con “altre” culture. Un linguaggio pregno di “contaminazioni” e "citazioni" artistiche che spaziano dal New Dada alla Land Art, secondo la linea critica individuata da Renato Barilli, e che si nutre anche di altri ambiti della conoscenza: ad esempio, la geografia, la letteratura oppure lo studio dei fenomeni fisici come in “Arpa Eolica” e “Specchio” (Parco Archeologico Monte Jato, primi anni del XXI sec.). Quella di Piero Maniscalco è una pratica artistica che unisce il pensiero e l’azione e che si definisce attraverso un linguaggio corale, in sintonia con la cultura contemporanea nata con l’happening. (Tatiana Giannilivigni, Staff Museo, Archivio S.A.C.S. 2021/22)

Piero Maniscalco

"Specchio nel teatro greco", 2004, legno, specchi, ferro e bottiglie di vetro, 36 mq, h 168x350x120 cm, Parco Archeologico Monte Jato (PA)

RISO - Museo d'Arte moderna e contemporanea di Palermo

https://www.museoartecontemporanea.it/museo_Riso/s-a-c-s/