Nitsch
Die Architekture des Orgien Mysterien Theater, 1984-1991/2013
litografia su carta con schizzi di inchiostro cinese /
lithograph on paper with splashes of chinese ink
204 x 310 cm
inv. 147/PBR
Hermann NITSCH
Nato nel 1938 a Vienna (Austria)
Muore nel 2022 a Mistelbach (Austria)
Diplomato all’Istituto Grafico Sperimentale di Vienna, muove i primi passi nell’ambito del tachisme e della cultura dell’Informale. È tra i fondatori, insieme a Günter Brus, Otto Mühl e Rudolf Schwarzkogler, del gruppo artistico del Wiener Aktionismus, movimento che interpreta le tematiche della pittura gestuale e della Body Art europea, nel segno di una tensione espressiva e performativa portata ai massimi livelli.
Tra il 1957 e il 1961 elabora la sua idea di Orgien Mysterien Theater, esperienza di arte totale ed estrema, votata alla liberazione dai tabù, in grado di coinvolgere tutti i cinque sensi, nel segno di una ritualità catartica dal retaggio ancestrale.
Risale al 1962 la prima Azione sperimentale, Blood Organ, alla quale ne seguiranno più di un centinaio. Nel corso degli anni, il teatro di performance di Hermann Nitsch diviene più complesso e intenso, comincia ad utilizzare carcasse di animali e liquidi corporei, come sangue e urina; aumenta il numero di partecipanti, attori passivi crocifissi, cosparsi di sangue e attori attivi che utilizzano interiora di animali; si diversificano i materiali e gli apparati scenici, oggetti-feticcio, come i paramenti liturgici. Il sottofondo delle Aktionen è la partitura di sue stesse composizioni. A partire dalla domenica di Pentecoste del 1973, il castello di Prinzendorf, acquistato due anni prima con la moglie Beate, diventa sede privilegiata per le Azioni.
Nel 1974 l’incontro a Napoli con Giuseppe Morra, e in aprile al suo studio esegue la 45 Aktion per la quale è espulso dall’Italia.
Nei Shuettbilder o “dipinti versati”, che contraddistinguono la sua produzione pittorica, forte è il richiamo ai relitti di performance, i teli utilizzati durante le Azioni, impregnati di sangue animale che, dalla fine degli anni ’80, ai consueti nero, rosso e viola, vedono alternarsi altri colori.
È del 2015 la sua personale allo ZAC di Palermo, presso i Cantieri Culturali della Zisa , in cui Nitsch installa i relitti, gli oggetti e i materiali, le grandi pitture, le partiture, i disegni grafici, le documentazioni fotografiche e video delle azioni, dando sostanza ad una totalizzante esperienza di arte, in cui teatro, pittura, musica, performance, fotografia, video confluiscono indissolubili.
Alla presenza nella città di Palermo si lega l’acquisizione di due suoi lavori attraverso il progetto “Percorsi di memoria” vincitore del PAC – Piano per l’Arte Contemporanea 2020, finanziato dal Ministero della Cultura per incrementare le collezioni pubbliche di arte contemporanea.
Nell’opera Dipinto della 58a azione pittorica emerge subito alla vista la croce costituita da un indumento reale, il camice dell’artista che porta con sé i segni sacrificali, macchiato di sangue, simbolo di vissuto, di azione e di assenza, di pieno e di vuoto, di terreno e divino, oggetto di perenni rituali, oggetto di memorie che affondano le radici nella storia dell’uomo, nell’eterno sacrificio dell’uomo. Quest’opera è in dialogo con le opere di Christian Boltanski e di Aldo Palazzolo: ancora una volta le trame del tessuto trattengono ed evocano la persona, mentre una osmosi di gesti e colori, di schizzi e sgocciolature percorre la superficie pittorica, evocando altre energie. Nei lavori di Nitsch, risultato di azioni performative corali e ritualità condivise, è inscindibile il binomio arte e vita, eros e thanatos, pratica e contemplazione; un rituale che, come affermava l’artista “conduce al mistero, alla comprensione del mistero”.
Di Hermann Nitsch entra in collezione anche la litografia L’architettura del teatro delle orge e dei misteri, una danza di linee e di minuti segni grafici che ci restituisce la mappa di un teatro sotterraneo. Su questa mappa l’artista è successivamente intervenuto con una grande macchia nera di inchiostro cinese, un’ombra che incombe su una trama preesistente, nuova lettura di quel teatro che sembra evocare l’altro magico e, al tempo stesso, macabro Théâtre d’ombres di Boltanski, con le sue silhouettes in rame che tremano e danzano al soffio dell’aria.
Torna l’idea del corpo, tra presenza e assenza, impronta di spazio e di tempo, memoria legata all’uomo, in una visione ora intima e soggettiva, ora collettiva, che diventa dimensione esistenziale.
Padre dell’Azionismo Viennese, Hermann Nitsch ha dato vita a un innovativo linguaggio visivo nel quale la pittura diventa azione e l’arte e l’astrazione forma totale dell’essere e, con la sua lettura laica e catartica del mondo, è stato in grado di trasformare in bellezza ciò che è insopportabile.
Hernamm Nitsch ha tenuto azioni, concerti e conferenze in tutto il mondo, ha esposto nelle più prestigiose sedi museali e culturali, le sue opere si trovano, tra gli altri, al MOMA, al Guggenheim e al Metropolitan Museum di New York; alla Tate Gallery di Londra; al centre George Pompidou di Parigi; al Museo Stedelijk di Amsterdam; al Mart di Trento. Nel 2005 gli viene conferito l’Austrian State Prize in occasione della 122 Aktion al Burgteather di Vienna. Nel maggio 2007 la città di Mistelbach gli dedica un museo. in Italia, nel 2008 Giuseppe Morra inaugura il Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee Hermann Nitsch a Napoli.
Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private; AGO Art Gallery of Ontario, Toronto; Castello di Rivoli, Torino; Casa Serpone, Torrita Tiberina (Roma); Centre Georges Pompidou, Paris; Essl Collection of Contemporary Art, Klosterneuburg Austria Ferdinandeum, Innsbruck; Galerie Lenbachhaus, Monaco di Baviera; Guggenheim Collection, New York; Kunsthalle, Hamburg; Kunstmuseum, Berna; Kunstmuseum Winterthur, Svizzera; Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf; Busch-Reisinger Museum Harvard University, Cambridge; MAMBO Galleria d´Arte Moderna, Bologna; MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea, Trento; Metropolitan Museum of Art, New York; MOMA Museum of Modern Art, New York; Moderna Museet, Stoccolma; Mumok – Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig, Vienna; Museo di Capodimonte, Napoli; Museum Ludwig, Colonia; Museum University of Yale, New Haven; Nationalgalerie, Berlino; Nitsch Museum, Mistelbach;Pio Monte della Misericordia, Napoli; Rupertinum, Salisburgo; Walker Kind Center, Minneapolis; Staatsgalerie, Stuttgart; Stedelijk Museum, Amsterdam; Tate Gallery, Londra; Van Abbemuseum, Eindhoven.
Rosaria Raffaele Addamo
Iolanda Di Natale